Biografia - Anni '50 e '60
Adon Brachi trova rapidamente nella pittura il suo linguaggio di predilezione e si lega di amicizia, accettandone di buon grado la lezione, con pittori di lui più esperti e già riconosciuti da pubblico e critica, fra i quali Gastone Breddo, Rinaldo Burattin, Sergio Fiaschi, Bruno Saetti.
Le sue prime prove ricevono riconoscimenti da pittori di chiara fama della prima metà del Novecento, come Ottone Rosai,[i] Primo Conti, Oscar Gallo[ii] ed altri qualificati intellettuali dell’epoca, quali Nicola Lisi e Mario Novi [iii].
Si appassiona alle vicende ed ai movimenti artistici del momento, pricipalmente il “Fronte nuovo delle arti” e, dopo la fine del “Fronte”, sancita dalla spaccatura fra realisti ed astrattisti, predilige i modi espressivi di quest’ultimi e segue con particolare interesse le vicende e le proposte di artisti e gruppi, allora di avanguardia, divenuti poi storici, come il “gruppo degli otto” e segnatamente, per comune sensibilità, Renato Birolli ed Ennio Morlotti.
[i] Ottone Rosai è membro della giuria che premia Adon Brachi – quarto premio – alla “Mostra dei pittori pratesi contemporanei” nel giugno 1954
[ii] Primo Conti ed Oscar Gallo sono membri della giuria che premia Adon Brachi – secondo premio ex-equo con Antonio Possenti – al 1° concorso regionale “Premio Prato” nel Settembre 1957
[iii] Nicola Lisi è membro della giuria che premia Adon Brachi – quarto premio – alla “Mostra dei pittori pratesi contemporanei” nel giugno 1954. Mario Novi è membro della giuria del premio “Giovanni Mazzuoli” che conferisce all’opera esposta da Adon Brachi una medaglia d’argento nel 1961

Giugno 1954
Adon Brachi davanti al suo quadro "Darsena" esposto alla
"Mostra dei Pittori Pratesi Contemporanei"
Premiato dalla giuria presieduta da Ottone Rosai
Dal 1953 partecipa a mostre e rassegne regionali, nazionali e internazionali, conseguendo premi e riconoscimenti.
Le sue composizioni astraggono ed estraggono da elementi naturali e concreti un’espressione formale scarna e misurata, una coloristica armoniosa e sommessa.
Il filtro dei sentimenti è sempre presente e spesso predominante sull’impostazione rigorosamente intelletuale delle sue creazioni, che peraltro le caratterizza.
Gli influssi della pittura informale e delle sperimentazioni “materiche” e “gestuali” sono presenti, soprattutto nelle opere degli anni sessanta, ma il rigore formale ed il controllo del gesto prevalgono e si impongono nella produzione successiva.
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Settembre 1953 - Prato - "Mostra dei pittori pratesi"
in occasione della Settimana della Stampa Democratica
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Giugno 1954 - Prato - “Mostra dei pittori pratesi contemporanei”
(4° premio con l’opera “Darsena”)
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Settembre 1955 - Prato - Concorso “Unione Commercianti”
(1° premio con l’opera "Composizione d'interno")
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Dicembre 1955 - Firenze – Galleria “Il Cenacolo”
Esposizione nazionale “70 artisti d’oggi”
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Dicembre 1955 – Gennaio 1956 – Pontedera
IIX Biennale Nazionale “Città di Pontedera”
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Gennaio-Febbraio 1956 – Viareggio – Consorso nazionale
“Maschere e Carnevale” (segnalata la sua opera “Arlecchino malato”)
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Settembre 1957 – Prato – 1° Concorso regionale “Premio Prato” organizzato dall’Unione Commercianti
(2° premio ex-equo con l’opera “Interno con fiore giallo”)
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Giugno-Luglio 1959 – Vaiano – 1° Concorso Regionale “G. Mazzuoli” (7° premio con l’opera “Abbandono sull’arenile”)
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Settembre 1959 – Prato - Mostra di 44 pittori pratesi alla Galleria d’Arte Falsetti
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Novembre-Dicembre 1959 – Terni – X premio Nazionale “Città di Terni”
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Aprile 1960 – Prato – Mostra Collettiva di pittori pratesi
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Maggio-Giugno 1960 – Bari – X mostra Nazionale “Maggio di Bari”
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Giugno 1960 – Vaiano – 2° Concorso Regionale Regionale
“G. Mazzuoli” (3° premio con l’opera “Notte sul porto”)

"Composizione d'interno"
1° premio - Concorso Unione Commercianti
Settembre1955

"Interno con fiore giallo"
2° premio ex-equo - 1° Concorso regionale “Premio Prato” - Settembre1957
organizzato dall’Unione Commercianti
Nel 1959 il quotidiano “La Nazione” gli dedica un articolo, a firma di Piero Paoli, nella sua “Galleria di Pittori”[i] ed alcuni mesi dopo, nell’Aprile 1960, Giuseppe Vannucchi, allora critico d’arte per il quotidiano “Il Mattino” gli dedica una recensione[ii], definita dal pittore stesso come il “viatico” a cui farà riferimento lungo tutto l’arco della sua attività artistica.
La sua “consacrazione” in quanto “astrattista” gli viene dall’invito ad esporre alla Mostra Internazionale di Arte Astratta organizzata dall'Associazione Turistica Pratese e dalla Galleria Numero[iii] di Firenze, nel Palazzo Pretorio di Prato, dall’11 al 30 giugno 1960 [iv].
[i] Quotidiano “La Nazione” del 15 maggio 1959 – Cronaca di Prato, pagina 4 – “Galleria di Pittori”
[ii] Quotidiano “Il Giornale del Mattino” del 12 Aprile 1960
[iii] "Mostra Internazionale di Arte Astratta organizzata dall'Associazione Turistica Pratese e dalla Galleria Numero di Firenze"; testi Giuseppe Bigagli e Giuseppe Marchiori - VI.AE.23 b.9 http://www.archiviodistato.firenze.it/inventari/f/fiammavigo/dati/num/vi.html#ae23
[iv] Quotidiano La Nazione del 12 giugno 1960
Nel corso degli anni sessanta, le sue opere vengono presentate al pubblico nell’ambito di esposizioni collettive e concorsi, ricevono apprezzamenti di artisti e critici d’arte dell’epoca e sono spesso premiate e segnalate dalle giurie.
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Marzo-Aprile 1961 – Prato – Mostra Collettiva di pittori pratesi
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Giugno 1961 – Vaiano – 3° Concorso Regionale “G. Mazzuoli”
(Medaglia d’argento con l’opera “Silva”)
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Settembre 1961 – Prato – 1° premio Regionale Estemporaneo di Pittura
« Città di Prato » (Quarto premio con l’opera “Vecchia tintoria”)
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Settembre 1966 – Prato – Mostra Concorso di “Pittura nelle Vetrine”
(1° premio ex-equo con l’opera “Ancóra Prato”)
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Giugno 1967 – Vaiano – 9° Concorso Regionale Regionale “G. Mazzuoli” (nella rosa dei finalisti – Il premio non fu assegnato)
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Settembre 1967 – Prato – Mostra Concorso di “Pittura nelle Vetrine”
(con l’opera “Ancora”)
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Dicembre 1967 – Prato – Mostra Collettiva di pittori pratesi
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Gennaio/Febbraio 1970 – A.N.I.E.P. – Prato – Mostra vendita di pittura contemporanea a favore dei poliomelitici di Prato

"Silva"
Medaglia d'argento
3° Concorso regionale “G. Mazzuoli”
Vaiano - Giugno 1961
La tecnica che Adon Brachi finisce per prediligere è l’olio su tela, senza peraltro mai abbandonare altre modalità pittoriche : disegno a matita, acquarello, più spesso tempera o pastello. Occasionalmente tenta l’affresco e l’incisione.

"Natura morta"
Affresco strappato e riportato su tela
fine Anni '60